Lo so, il termine varo si usa per indicare l’inaugurazione di una barca, ma il mio kraken, un sup/long di 10 piedi, aveva bisogno di un’inaugurazione degna della sua “grandezza”.
Nonostante il nome epico che evoca il terribile mostro marino, il kraken ha avuto un piccolo incontro con un famelico topolino che gli ha rosicchiato il tail.
Dopo un piccolo intervento di riparazione ora è tornato al suo antico splendore e oggi ha toccato l’acqua per la prima volta.
Nonostante le dimensioni l’ho trovato molto manovrabile e con un’ottima galleggiabilità. L’idea del sup/long, abbracciata da altri shaper prima di me, è eccellente perché permette di avere una tavola versatile adatta a tutte le condizioni.
Oggi lo ho usato come sup ma appena ci saranno le condizioni giuste, sono curiosa di verificare le sue prestazioni sull’onda.
Una tavola di questo tipo si adatta benissimo a chi si avvicina al surf per la prima volta e permette di divertirsi anche quando il mare è piatto.
Ho scelto delle dimensioni molto generose rispetto al mio fisico per renderlo accessibile anche a persone più alte e pesanti di me, infatti mi farebbe piacere che venisse usata anche dai miei amici quando siamo insieme al mare.
Ovviamente una tavola realizzata in base alle caratteristiche fisiche e all’ abilità del surfer garantisce il massimo delle prestazioni e una esperienza completamente diversa.
Un po’ come comprare un vestito nella grande distribuzione o farselo cucire a mano dal sarto.
La cosa più importante, quando creo una tavola da surf, è che sia adatta alla persona cui è destinata, perché puoi avere la tavola più costosa e innovativa del mondo, ma se non è adatta al tuo fisico e al tuo livello non potrà mai rendere unica la tua esperienza in acqua.
È fondamentale per me che in acqua ci si diverta e ci si senta a proprio agio, oggi il kraken mi ha regalato queste sensazioni.