Più vado avanti più mi rendo conto che nonostante tutte le possibilità che abbiamo, il benessere e l’abbondanza non riusciamo a essere felici.
C’è come un veleno che si insinua nelle nostre anime, una cattiveria, un malanimo diffuso che, accompagnato dalla maleducazione, l’arroganza e l’impoverimento culturale dei nostri tempi ci sta portando alla rovina.
Non c’è più compassione, empatia, rispetto. Anche all’interno delle famiglie si discute e si creano distanze incolmabili per motivi futili. Siamo tutti esasperati, corriamo, corriamo in questa disperata ricerca di appagamento mordi e fuggi che, se non abbiamo qualcosa subito ci sembra di impazzire.
La pazienza, la costanza sono valori che nessuno conosce più. Tutti incarogniti, sopraffatti, isterici. Ripensavo ai miei nonni che vivevano di agricoltura e pastorizia, avevano di che mangiare e sostentare la famiglia, condividevano valori sani, sacrifici, fatica ma anche il progetto di una vita semplice dove contava ancora la parola data e il rispetto.
Tutto questo oggi non c’è più. Dobbiamo mettere per iscritto ogni singola cosa per cautelarci, non c’è onore, rispetto, si guarda sempre con invidia e cattiveria anche alla vita delle persone vicine.
Non esiste più il buon vicinato, il senso di comunità, il senso civico. Nulla. Ognuno vive per coltivare il suo orticello e guai a chi lo ostacola.
Mi chiedo se sia solo un problema della nostra povera Italia o della nostra decadente città. Ormai tutto viene consumato in pochi attimi, anche i rapporti personali, conta solo l’apparenza di vite che sembrano perfette ma che all’interno sono vuote, prive di alcun tipo di valore o contenuto.
Sto pensando seriamente di lasciare l’Italia o forse ritirarmi in un luogo più adatto alla mia anima e al mio modo di essere. è così difficile vivere in armonia e serenità? Sembra proprio di sì. Eppure basterebbe così poco.
Coltivare la gentilezza costa veramente poco. Rispondere a un buongiorno, dire grazie, sorridere quando si incontra lo sguardo di qualcuno, lasciare il passo a un’altra vettura quando siamo al volante o lasciare attraversare un pedone.
Sono piccoli gesti che possono rendere meno pesante la vita. Ma bisogna anche e soprattutto imparare a lasciare andare.
Lasciare andare è una cosa che, una volta imparata è in grado di cambiarti la vita. Significa dimenticare e perdonare.
Dimenticare i torti subiti, perdonare e non pensarci più. Liberarsi dall’astio e dalle recriminazioni alleggerisce il peso che ti porti sulle spalle.
Non solo fa bene a te stesso ma migliora anche il tuo rapporto con il prossimo. E in ultimo, e non meno importante, impara la gratitudine, a ringraziare per quanto di bello c’è ancora nella tua vita.
Avere i genitori in vita, godere di buona salute, non avere problemi veramente gravi. Le persone più serene che ho visto in vita mia erano anche quelle che possedevano meno. Impariamo a essere gentili, compassionevoli, grati e a lasciar andare il passato.